Curiosità ed Eventi nel territorio

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Curiosità ed Eventi nel territorio

Desideriamo in questa parte, illustrare curiosità di vario genere, o presentare eventi particolari, interessanti e poco conosciuti......


ZUPPA PAVESE

Pavia – 24 febbraio 1525: l’esercito di Francesco I di Valois è sconfitto dalle truppe di Carlo V. Da quello scontro nacque una zuppa che ancora oggi degustiamo…
La storia della zuppa pavese è singolare, poiché è il classico piatto nato in modo fortuito. In verità, un tempo, parecchie ricette prendevano forma “occasionalmente” – soprattutto quelle della cucina povera. Com’è vero che la necessità affila l’ingegno! La zuppa pavese è un piatto sobrio, di origine bucolica, che però si è ritagliato un posto in prima fila nella gastronomia internazionale. A Pavia – il 24 febbraio del 1525 – Francesco I di Valois fu sconfitto da Carlo V. Va rammentato che le legioni del regnante francese erano più stremate rispetto a quelle spagnole, e ciò contribuì all’esito della tenzone. Francesco I – sfiancato dalla battaglia – trovò rifugio in una catapecchia, a metà strada tra Pavia e Borgarello. Il sovrano chiese ai contadini della cascina di poter mangiare un boccone caldo. I poveracci imbastirono una zuppa con ciò che avevano in casa: brodo di borragine, pane raffermo e qualche uovo. Realizzarono, senza saperlo, un potage destinato a entrare nel gotha culinario. In ogni modo, il re di Francia apprezzò l’ospitalità e naturalmente la zuppa. Il podere dove si svolse l’evento passò alle cronache – soprattutto per aver ospitato il re (piuttosto dell’ideazione culinaria). La storia narra che il nobile francese fu catturato e condotto in prigionia, e in seguito liberato. Tornato in Francia, nella sua magione, impartì ai cuochi di preparare la zuppa nello stesso modo dei braccianti pavesi – le soupe à la pavoise. E così, la vivanda plebea composta di pane, uova, formaggio e brodo ebbe il suo sacrosanto ruolo nella gastronomia internazionale. Nonostante siano trascorsi molti secoli, ancor oggi la zuppa gode di prestigio. E’ preparata quasi nella stessa maniera, anche se in alternativa al brodo di borragine si preferisce impiegare quello di carne – più sapido e nutriente.